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2 gennaio 2015

R. W. Emerson: Fiducia in se stessi



Quante volte, nel corso della nostra vita, ci siamo sentiti dire: "Devi avere più fiducia in te stesso!"? E quanti hanno scambiato l'essere sicuri di sé con il desiderio di essere accettati dagli altri?

Mi spiego meglio: molte persone, troppe persone, fanno dipendere la propria sicurezza dal giudizio altrui. Se vengono accettati e stimati, si sentono sicuri e sanno di valere e se, al contrario, sono un po' "diversi" dalla moltitudine, se non vengono accettati e se vengono trattati da "pazzi" o, peggio ancora, da sciocchi, si convincono di non valere molto, se non nulla del tutto, ahimè.
Ma la sicurezza in se stessi, anche se all'apparenza può non sembrare così, è ben altra cosa.
Essa si basa sull'idea che noi abbiamo della nostra persona, dei nostri ideali e dei nostri valori. Quando c'è vera sicurezza, il giudizio degli altri non ci tange, non ha il potere di farci cambiare idea sulla nostra persona o su ciò in cui noi crediamo.
Tutto questo lo spiega egregiamente bene Ralph Waldo Emerson nel suo saggio "Fiducia in se stessi".

Emerson fu un filosofo, scrittore e saggista statunitense dell'800. Molto conosciuto negli Stati Uniti e fin troppo ignorato e sottovalutato qui nel nostro Bel paese.
Trovo infatti assurdo il fatto che nelle librerie si faccia fatica a trovare un suo scritto e che per reperirlo bisogna ordinarlo. Ma non solo, non è detto che tutte le librerie riescano a farselo arrivare. Spero davvero che le cose possano cambiare presto, perché è un autore che sarebbe da leggere più e più volte e, successivamente, molto meditato.

"Fiducia in se stessi" è un saggio che si riesce a leggere velocemente, ma che va molto meditato quindi non consiglio di divorarlo, bensì di assaporarlo.
Scritto con ardore, passione e molta intelligenza. Sembra di dialogare con l'autore stesso, in quanto non segue una scaletta ben precisa, ma segue il flusso dei suoi pensieri.

Trovo che sia un libro che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero leggere. Almeno chi ha la voglia di migliorarsi.
È un saggio contro l'omologazione dei cervelli e delle idee. Tema fin troppo attuale.
Esorta a divenire dei pastori e non delle pecore.
Esorta a credere nel proprio originale pensiero e a portarlo avanti.

Gli uomini che hanno fatto la storia del mondo sono stati uomini dall'incrollabile fiducia in se stessi, che credevano fermamente nei propri pensieri e ideali. Nessuno degli uomini che si sono massificati viene ricordato per qualcosa in particolare.

Ne consiglio vivamente la lettura. Sono certa che in esso si riusciranno a trovare delle ispirazioni per fare della propria vita un capolavoro.
È un libro in grado di cambiare la vita, se glielo si consente.
Non è un testo da leggere per puro diletto e con superficialità.

Voi lo avete mai letto? Conoscevate Emerson?

Prima di lasciarvi alle citazioni del libro, volevo approfittare di questa prima recensione dell'anno per augurarvi un 2015 ricco di tutte le cose invisibili agli occhi, quelle essenziali. 
Vi auguro di essere luce pura. Di avere la forza di credere nei vostri sogni e nei vostri ideali e di difenderli e portarli avanti anche quando qualcuno cercherà di ostacolarvi o di prendervi in giro per essi. Vi auguro di avere un sorriso da donare a tutti e di averne uno in più da donare a chi vi vuol fare del male, perché a voi arricchirà l'animo e a loro destabilizzerà il fatto di non riuscire a tangervi.
Vi auguro determinazione, speranza e tanto, tanto coraggio.
Vi auguro di poter fare della vostra vita l'opera più bella mai scritta finora.
Vi auguro Amore e rispetto da donare e ricevere, sincerità, sostanza e felicità.
Vi auguro un 2015 all'altezza dei vostri sogni.
Buon anno amici miei, sognatori e lettori.
Grazie per aver camminato con me nel 2014 e per accompagnarmi in questa nuova avventura.


Un abbraccio,

Stefania


"Credere nel proprio pensiero, credere che ciò che è vero per te - proprio per te -
sia vero anche per tutti gli uomini, ecco, questo è il genio.
Dai voce alla convinzione latente in te ed essa acquisirà significato universale;
poiché a tempo debito ciò che è interno diventerà esterno, e il nostro primo pensiero
ci sarà restituito dalle trombe del Giudizio Finale."

"Ognuno deve sapere che sorta di mosca cieca sia questo gioco del conformismo."

"L'uomo è timido e apologetico, non è più saldo e retto, non osa dire  <<io penso>>,
<<io sono>>, ma passa a citare qualche santo o filosofo. Si vergogna di fronte a un filo
d'erba o una rosa che sboccia. Le rose sotto la mia finestra non hanno bisogno di riferirsi
a rose precedenti o migliori: sono ciò che sono, esistono nell'oggi insieme con Dio.
Il tempo non esiste per loro. C'è semplicemente la rosa: perfetta in ogni momento della 
sua esistenza. Prima che un solo bocciolo si sia dischiuso, la sua vita è già tutta in atto;
non ce n'è di più nel fiore interamente sbocciato, né di meno della nuda radice. La sua
natura è pienamente soddisfatta ed essa soddisfa la natura, in ogni istante. Invece l'uomo
rimanda o ricorda; non vive nel presente in atto, ma rimpiange il passato con lo sguardo
rivolto all'indietro, oppure, incurante delle ricchezze che lo circondano, si solleva in punta
di piedi a prevedere il futuro. Non potrà mai essere felice finché non vivrà anche lui nel
presente, con la natura, al di sopra del tempo."

2 commenti:

  1. Cara, ti cito:

    "...Se vengono accettati e stimati, si sentono sicuri e sanno di valere e se, al contrario, sono un po' "diversi" dalla moltitudine, se non vengono accettati e se vengono trattati da "pazzi" o, peggio ancora, da sciocchi, si convincono di non valere molto, se non nulla del tutto, ahimè."

    Ci sono passata. Da "diversa e pazza", tu lo sai, ho faticato non poco per riuscire ad emergere dalla mia insicurezza e profonda disistima di me stessa. Un lavoro complesso, difficile, ostico, tutt'altro che foriero di soddisfazioni o emolumenti morali. In massima parte solitario. A volte disperato.
    Per questo ha tanto valore questa tua recensione. Purché...

    Purché non incoraggi i già troppo pieni di sé stessi ad abbandonarsi al loro gonfiarsi come rane negli stagni...
    Ma a pensarci bene, non c'è questo pericolo, e per un motivo semplice: costoro non hanno alcun bisogno di incoraggiamenti, né nessun incoraggiamento potrebbe contribuire ulteriormente alla loro già totale autostima. E soprattutto mai e poi mai si soffermerebbero a leggere queste tue note, che gli frega, e meno ancora gli interessa sapere chi diavolo sia questo Emerson di cui parli...

    È vero, Emerson è un grande pilastro della Cultura Occidentale, ed è proprio un mistero che non sia praticamente conosciuto qui da noi...
    Un mistero? Mah... Qui da noi vige da decenni una omologazione e una banalizzazione culturale quasi totale, ora aggravata in modo ahimé definitivo dall'avvento del cosdetto "libro" digitale, dove i canali dello sdato, del già conosciuto, del modaiolo vengono ulteriormente esasperati. Per dirne una, difficilissimo trovare scritti di Robert Lee Frost, uno dei più grandi poeti americani, e prova ad andare in libreria o in rete a cercare qualcosa che non sia l'ultima moda del momento...

    Ecco la grande utilità di siti come il tuo, nel tentare di dare il proprio contributo a scalfire questo muro di gomma e silicio, a tentare di buttare qualche sasso nello stagno...
    Ed ecco la preziosità che proprio una donna come te, giovanissima, con un suo seguito di fedeli amiche che s'ispirano a te, coltivate attraverso l'apparente frivolezza dei tuoi tutorial, una ragazza che sarebbe impossibile incasellare nella "norma" culturale, proprio tu sia quella che questi sassolini (o pietre, o massi) contribisce a scagliare.

    Grazie Stefania, grazie!

    Auguro a te, e a tutte le tue lettrici e amiche - e amici, di sicuro ce ne sono, lo so - un meraviglioso anno, e CENTO DI QUESTI POST (e più)!

    Un abbraccio, con entusiasmo e affetto grandi.

    Tua
    Marianna




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    Risposte
    1. Le persone che descrivi tu non sono quelle che Emerson esorta e non credo neanche che apriranno mai un suo libro. Ma anche se lo facessero, lo prenderebbero per folle.

      Parlo così perché di queste persone ne conosco pure troppe e ti posso assicurare che non sono persone realmente sicure di se stesse. ;)

      Grazie di cuore per questo tuo dolce augurio!!!! <3

      Ti mando un grandissimo abbraccio,

      Stefania

      Elimina

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