28 luglio 2016
5 libri che mi hanno cambiato la vita
Si sa, i libri hanno un enorme potere.
Racchiusi tra le loro pagine vi sono doni come quelli della libertà, del conforto, dell'ispirazione, ma anche quello del cambio di rotta.
Ebbene si, capita infatti che durante un momento molto delicato della nostra vita, come per magia, ci capiti tra le mani un libro che, una volta terminato, ci fa sentire completamente diversi. Ci possono aprire gli occhi o anche rispondere a delle domande che portavamo nel cuore. Fatto sta che la magia, quella vera, ha inizio tramite loro.
E questo è successo anche a me.
31 maggio 2016
Brian Weiss: Molte vite, molti maestri
Ci sono momenti in cui ci si sente tristi, spaventati e alla ricerca di risposte.
In quelle circostanze io mi rifugio nella meditazione e nella lettura.
Circa tre anni fa, "casualmente", il mio ragazzo mi ha parlato di uno psichiatra americano. Mi raccontò di ciò che scriveva e uno dei suoi libri fu anche galeotto per il nostro amore.
Da quel giorno, i suoi testi richiamano la mia attenzione ogni qual volta arriva il momento giusto per leggerli. E la meraviglia di questi richiami è che ogni volta mi portano le risposte perfette per le domande che mi stavo ponendo. Mi arrivano in ordine sparso, ma talmente preciso che non posso che sentirmi grata ogni qual volta accade.
Sto parlando del dottor Brian Weiss.
2 maggio 2016
Presentazione del libro L'innamoratore di Stefano Piedimonte
Quando parli di libri le persone pensano per lo più alla solitudine, come se leggere fosse un gesto di asocialità.
Mi è capitato di sentire le più grosse corbellerie sul mondo dei lettori, ma mai questi "grandi saggi" hanno pensato a quanto invece un libro possa essere un'immensa occasione di socialità.
Me ne vengono tanti di motivi in mente, ma il primo che lampeggia nella mia testa è quello delle presentazioni letterarie.
Momenti in cui i lettori incontrano gli autori delle storie che tanto li hanno affascinati o che semplicemente li incuriosiscono.
Occasioni in cui hanno modo di scoprire di più sulla storia, di scoprire come nascono i personaggi, cosa il loro autore prova nei loro confronti, quale di essi gli è più caro, cosa volesse comunicare e un'infinità di altre cose. Basta chiedere!
Proprio giovedì scorso ho assistito alla presentazione di un libro che mi affascina molto, "L'innamoratore" di Stefano Piedimonte. Ovviamente oggi non vi posso fare alcuna recensione, il mio è più un racconto.
24 marzo 2016
Roald Dahl: IL GGG
Credo che non si è mai troppo vecchi per leggere una fiaba. No, neanche a ottant'anni.
In effetti esse vengono create veramente per tutti, per i bambini per cui sono state pensate e per gli adulti che, con tanto amore, gliele leggeranno o ne ascolteranno i gioiosi riassunti. E diciamocelo chiaramente, hanno tanto da insegnare a loro quanto a noi.
Era da un po' che non aggiornavo la rubrica dei più giovani e siccome quest'anno corre il 100° anniversario della nascita di Roald Dahl, ho deciso di ricominciare proprio con lui.
Devo ammetterlo, da piccola nessuno mi ha mai regalato una sua storia, le ho solo (inconsapevolmente) viste in versione cinematografica, quindi la sua "scoperta" la faccio solo ora e la commento così: se rinasco voglio farmene un'abbuffata anche da piccola!!! Sì, avete letto bene, anche. Perché la mia intenzione ora è proprio quella di recuperare tutto il tempo perduto! ;)
Il libro che ho scelto è "Il GGG".
7 marzo 2016
Fausto Brizzi: Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo.
Avete presente gli assedi in libreria? Quelli grazie ai quali riempi le mensole di libri da leggere così sarai a posto per un po'? Perfetto, non servono a nulla.
No, perché ce ne sarà sempre uno che intonerà i suoi irresistibili canti da sirena e ti costringerà, malgrado il maltempo, ad uscire e a portarlo a casa e fino a quando non lo avrai fatto non ti lascerà in pace.
Ecco, lunedì è successo praticamente questo. La mia sirena è stata "Ho sposato una vegana" di Fausto Brizzi.
2 marzo 2016
Hermann Hesse: Favola d'amore
Nel periodo di Natale, tra un regalo e l'altro per i miei cari, ho fatto un bel bottino di libri.
Tra le mensole della libreria ce ne stava uno particolarmente vivace che non smetteva di osservarmi mentre facevo la fila alla cassa.
Uno sguardo, poi un altro, poi (finta) indifferenza e poi un altro sguardo ancora.
Cavoli.
Al diavolo la fila, dovevo sfogliarlo e vedere cosa aveva da dirmi.
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